Nel 1993 moriva un carissimo amico, Roberto Gemo, grande alpinista e skyrunner di altissimo livello, vincitore tra l'altro di un'edizione della "Courmayer-MonteBianco".
Roberto per gli amici stava sempre più diventando
Superpippo, un po' per
la sua passione per le noccioline, un po' per il suo abbigliamento
particolare.
Fu uno dei primi a credere nella corsa in montagna.
Velocità significa sicurezza quando si percorrono itinerari alpinistici,
ma significa anche percorrere lunghi sentieri in poche ore per il piacere
di esserci, di sentire il battito del proprio cuore impegnato nel massimo
sforzo, di cercare i propri limiti fisici per sentire fino a dove si
può osare.
Già l'anno successivo alla sua morte un gruppo di amici decise di
organizzare una corsa in salita alla sua memoria, decidendo di chiamarla
Superpippo.